Sardegna criminale : dalla banda Di Bella a Graziano Mesina, dalla rivolta dei feudatari sardi al sequestro Melis : trecento anni di omicidi, brigantaggio e rapimenti nell'isola più misteriosa del Mediterraneo
Un viaggio lungo trecento anni nella storia criminale della Sardegna, ripercorsa con meticolosità tra editti, "pregoni", atti giudiziari e rapporti delle forze dell'ordine.
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Dal banditismo del periodo spagnolo ai provvedimenti di polizia imposti dai regnanti sabaudi, il brigantaggio sardo si presenta come una risposta alle precarie condizioni economiche in cui versa l'isola e dà corpo ai sogni irredentisti della popolazione. Un percorso doloroso scandito da tappe memorabili: l'ammutinamento della Gallura e la "Notte di San Bartolomeo", il conflitto di Morgogliai e le "disamistades" di Aggius, Orgosolo e Sedilo. Il libro racconta il passaggio dalle "bardane" - sorta di rapine e assalti che colpivano interi villaggi - alle grandi rapine stradali, con i nomi tristemente famosi degli orgolesi Liandru e Tandeddu. Ancora più tragiche le vicende che, nella seconda metà del Novecento, inaugurano la stagione dei rapimenti con l'Anonima sequestri e Graziano Mesina, l'Anonima gallurese, la Superanonima. Tra i rapiti molti appartengono al jet-set della Costa Smeralda, alcuni sono personaggi famosi come i cantanti Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi, o lo diventano, loro malgrado, come il piccolo Farouk Kassam. Fino ai complessi intrecci tra malavita e politica, dando spazio alle stagioni del MAS e di Barbagia Rossa: un'epopea infausta che ha prodotto decine di vittime.