Sono trascorsi vent'anni da quando Aguirre militava nella sinistra clandestina del suo paese, l'Argentina. Nel 1969 era partito per l'Uruguay, dove i guerriglieri lo avevano addestrato a infiltrarsi nelle forze dell'ordine. Allora non poteva certo immaginare che qualche anno dopo la necessità di sopravvivere lo avrebbe spinto a entrare nella polizia di Buenos Aires, da poliziotto.
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Ma tanti anni di onesto servizio non lo hanno reso immune dalle diffidenze di colleghi e superiori. Forse è solo una sensazione ma dietro la richiesta del commissario capo di indagare su un caso al di fuori della sua giurisdizione potrebbe esserci una trappola.