In questo libro Piero Buscaroli cerca di "inseguire e tentare un'immagine intera e coerente di Beethoven", di cogliere la "totalità" umana e poetica di una figura smisurata, insieme supremo genio musicale e artistico, ideale eterno delle migliori virtù umane e cumulo di contraddizioni, di comportamenti eccessivi e perfino scellerati.