Le "Naturales quaestiones" sono un vero e proprio trattato scientifico. Vi vengono affrontati i fenomeni celesti e quelli terrestri, dai venti ai terremoti alle comete. Per Seneca la scienza ha senso solo se si propone un fine morale, è per questo che la sua ricerca mira a tale obiettivo.
[...]
Così, ad esempio, nel primo libro si afferma che l'osservazione dei fenomeni celesti deve avvicinarci a Dio e allontare l'anima dalle cose terrene.