Con questo volume si conclude la vasta scelta, a cura di Antonio Tabucchi, dell’opera plurale di Fernando Pessoa.
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Qui accolte si troveranno liriche di Pessoa ortonimo, fra le quali il poemetto esoterico Messaggio, unico volume in versi pubblicato in vita dall’autore e vero sigillo della sua opera; liriche di Ricardo Reis, «innocente pagano della decadenza», che custodisce una «coscienza lucida e solenne delle cose e degli esseri»; liriche di Alberto Caeiro, eteronimo maestro di eteronimi (Reis e Álvaro de Campos), sulla cui figura Pessoa scrisse: «ha dato più ispirazione alla mia ispirazione e più anima alla mia anima»; infine il sorprendente Coelho Pacheco, anticipatore della scrittura automatica, quale poi sarà rivendicata dal surrealismo.