Tre grandi intellettuali del nostro tempo discutono la crisi di identità della sinistra.
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Perché è così difficile proporre oggi politiche di emancipazione? Quali temi sono stati tralasciati dal dibattito? È possibile un soggetto politico di sinistra quando proliferano esigenze di frammentazione e di chiusura nelle proprie identità? L'urgenza di questi quesiti è data dal tracollo delle utopie di emancipazione e dalla pervasività del sistema economico e dell'immaginario capitalista che oggi, dopo quest'ultima grande crisi, si riafferma a livello planetario. Le possibili risposte sono molteplici e ricche di spunti: Butler - la maggiore teorica femminista americana - a partire dalla fluidità dell'identità sessuale, propone un soggetto come essere vulnerabile, stretto fra senso del limite e desiderio che muove l'azione; Laclau riprende il concetto gramsciano di egemonia, per uscire dalle strette del veteromarxismo e del decostruzionismo postmoderno; Zizek, uno dei più originali e provocatori pensatori di oggi, scompagina, anche a costo del politicamente scorretto, la paralisi della sinistra e rinnova il linguaggio politico con l'innesto di categorie psicoanalitiche.