Autobiografica, politica, speculativa, struggente, spietata, la scrittura di Goliarda Sapienza (Catania 1924 - Gaeta 1996) racconta e insieme pensa profondamente la vita, radicandosi nei crocevia più dolorosi e sprigionando nel contempo quel sentimento che dà il titolo al suo capolavoro: Latte della gioia. Quest'opera si inserisce tuttavia in un percorso da valorizzare e onorare.
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Tutti i romanzi autobiografici di Goliarda Sapienza, ciascuno affondato in una stagione diversa della sua esistenza - da "Il filo di mezzogiorno" a "Lettera aperta", da "L'università di Rebibbia" a "Le certezze del dubbio" fino al postumo "Io, ]ean Gabin" - illuminano, anticipandolo, il grande slancio immaginativo che ha portato all'invenzione di Modesta, la straordinaria protagonista del suo libro più importante; e ciascuno tocca un suo traguardo assoluto di autenticità, mostrando cosa sia e cosa possa fare il dono della parola, della scrittura, della memoria, quando è messo al servizio della propria vita e di quella altrui. In questo volume viene ripercorsa tutta la produzione romanzesca di Goliarda Sapienza, nel tentativo di rendere conto della sua travagliata, e a tratti disperante, storia editoriale: sospesa fra la repulsione, il rigetto, la furia (di tanti editori, critici, amici, autori) e, dall'altra parte, l'ardore, l'entusiasmo, l'amore. Accanto all'analisi dell'opera emerge il ritratto della scrittrice realizzato da chi l'ha conosciuta da vicino e da chi, più da lontano, l'ha ri-conosciuta...