Siediti, apri questo libro, ridi, entra nella testa più eccentrica che ci sia. Diventa Malinconico in 24 ore. «Io rimugino tantissimo. Quando cammino. Quando lavoro. Quando faccio l'amore. Soprattutto quando non lo faccio». «Spesso la gente non ha le emozioni chiare, altro che le idee». «Io faccio eccezione alla teoria del caos.
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A me, se una farfalla batte le ali a Pechino, non cambia assolutamente nulla». «Dicono che la felicità si trova nelle piccole cose. Sapeste l'infelicità». «L'amore è uno scambio di colpe». Questo sarebbe un libro di massime, ma visto che a pronunciarle è Vincenzo Malinconico, l'uomo che inciampa da fermo, tutt'al più si può parlare di minime: trecentoquaranta stilettate che compongono un esplosivo prontuario sentimentale. Pur essendo un personaggio a cui capita di dimenticarsi di se stesso, Malinconico ha una voce che non smette di parlarci. La sua saggezza ritorna se siamo a corto di frasi, quando un evento ci mette a sedere, quando la ragione sarebbe dalla nostra parte ma invece di venirci incontro ci ronza intorno. Lungo quattordici anni e cinque romanzi, mentre si complicava la vita, Malinconico non ha mai smesso di darci consigli non richiesti. Quanti di noi se lo sono ritrovati alle spalle, alla fine di un amore o quando ne cominciava un altro, mentre ci guardavamo allo specchio con i nostri sette chili in più, l'asciugamano avvolto intorno alla vita? E quanti di noi, cresciuti a rock e cantautori, hanno sentito tutt'a un tratto l'incontenibile desiderio di ascoltare Raffaella Carrà? Se leggendo i romanzi di Malinconico ci era sembrato che alcune frasi, come i completi quattro stagioni, potessero adattarsi perfettamente alla nostra vita, avevamo ragione. Per questo le abbiamo sottolineate facendo le orecchie alla pagina. E ora potremo portarcele tutte in tasca in un unico taccuino.