Il Sardo è una lingua minoritaria parlata da un milione e duecentomila persone. Una lingua con la medesima dignità di tutte le altre lingue del mondo, riconosciuta dalla Comunità Europea e tutelata dallo Stato italiano. Una lingua da salvaguardare perché è l’elemento più distintivo del popolo sardo, che vive oggi in una situazione di emarginazione.
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L’opera ripercorre la storia della lingua sarda in Sardo, nelle due macrovarietà, Campidanese e Logudorese, con traduzione in Italiano. Un racconto agile, alla portata di tutti, con un buon apparato bibliografico. Una storia che parte dalla romanizzazione della Sardegna e arriva al QR-Code, passando per la caduta dell’Impero romano d’occidente, per le Carte bollate dell’inizio dell’anno 1000, per la Carta de Logu, per le prime scuole di grammatica del ‘500, viaggiando attraverso la letteratura sardo-ispanica, l’epoca del Proibizionismo linguistico, fino ai lessicografi, ai padri della linguistica sarda, ai cantadoris, agli scrittori del ‘900, ai padri del movimento linguistico sardo, fino ai cantanti e agli artisti moderni che usano il Sardo come lingua veicolare. Un libro moderno e interattivo fonte di formazione e informazione.