Il più giovane direttore di un quotidiano d’Italia, il più promettente scrittore sardo, un imprenditore affermato. Ricco, sicuro di sé, pronto a ingaggiare battaglia con chiunque tentasse di contrastarlo. Quando ha superato di poco i trent’anni, il rapido declino: una valanga di querele, indagini giudiziarie sulle sue attività.
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Una repentina quanto stupefacente caduta: perdita del lavoro, imputato e condannato in una miriade di processi, carcere e malattia. Il protagonista di questa storia è Antonangelo Liori, giornalista sardo diventato direttore dell’Unione Sarda negli anni Novanta. Esaminando i suoi scritti, i giornali e i libri dell’epoca e intervistando persone che lo hanno conosciuto e lavorato con lui e altre che non lo hanno mai incrociato, questo libro-inchiesta si propone di affrontare una vicenda enigmatica in cui sono presenti tutti i grandi temi dell’esperienza umana e di offrire spunti per una riflessione su giornalisti e imprenditori.