Ultimamente a Pineta l'atmosfera sembra essere particolarmente movimentata. La vittoria della destra alle elezioni amministrative ha posto fine alla lunga dominazione della sinistra, iniziata nel 1946.
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Il barista Massimo è in lotta con il Comune perché non gli è stata concessa l'autorizzazione per l'uso del suolo pubblico e la piazzetta di fronte al suo bar è stata trasformata in un parcheggio. Oltretutto, come primo atto della nuova amministrazione, è stato messo in vendita un vasto terreno a un consorzio arabo che sembra voler costruire un enorme resort nonostante l’opposizione di numerose associazioni locali. Come se non bastasse, all’interno del Municipio, in un piccolo ripostiglio delle pulizie, viene ritrovato il cadavere di Federico Mastromartino, uno studente di filologia romanza che era impegnato a fare ricerche nella residenza del conte Valdemaro Serra Catellani, un nobile decaduto il cui antenato aveva intrattenuto una corrispondenza con Giacomo Leopardi. Si dice che tra le lettere del poeta se ne nasconda una bellissima, ancora inedita: un autentico tesoro per il conte se tali lettere venissero ritrovate. Sarà per questo che Federico è stato ucciso? Mastromartino era però anche uno degli attivisti che si opponevano alla costruzione del gigantesco resort e aveva avuto spesso violenti scontri con il nuovo sindaco Bernardo Puccianti. Non sarà facile per il vicequestore Alice Martelli risolvere il caso ma potrà fare affidamento, anche questa volta, sulle argute deduzioni dei Vecchietti e sull'aiuto di Massimo che, frequentando spesso il Comune, ha notato alcune persone entrare in uffici non di loro competenza.