"Il processo di emancipazione che porta ai diritti delle donne è un cammino, non è mai concluso per sempre, e come ogni processo di libertà, abbisogna di ogni mattonella posata nei secoli"(Valeria Parrella).
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Nel 1792, in pieno fervore rivoluzionario, Mary Wollstonecraft sconvolse la comunità intellettuale e politica con un'opera all'avanguardia: un pamphlet che si scagliava contro chi negava l'opportunità di fornire un'istruzione alle donne. Vera e propria pioniera del femminismo, Wollstonecraft sostenne la necessità di riformare una società che voleva per le donne un'educazione diversa da quella riservata agli uomini e che le poneva nelle condizioni di ricoprire solo il ruolo di mogli e madri: ma un cambio di prospettiva poteva avvenire soltanto a partire dall'affermazione di pari diritti sociali, politici e culturali. È questo il messaggio di Wollstonecraft, che in "Sui diritti delle donne", primo manifesto femminista, esortò con lucidità e fierezza le donne a prendere in mano attivamente la propria educazione e a rifiutarsi di essere relegate ai margini della vita civile. Un testo dirompente, da leggere e rileggere ancora oggi, consapevoli che nessun diritto è inalienabile e che il senso della scoperta fatta oltre due secoli fa da Mary Wollstonecraft va protetto e manutenuto. Prefazione di Valeria Parrella.