Edita nel 1792 e poi progressivamente ampliata fino al 1809, la Storia pittorica della Italia di Luigi Lanzi supera per la prima volta il modello storiografico-biografico di Vasari e Bellori a favore di quello delle scuole pittoriche, che tanta fortuna avrà nelle epoche successive fino ai giorni nostri.
[...]
Inoltre si avvale di capillari ricognizioni sul campo che hanno permesso una concreta analisi dei quadri come mai era stata attuata in precedenza. La Storia pittorica è una fonte essenziale per la storia dell'arte italiana dal Duecento alla fine del Settecento, ma anche un testo ricchissimo di suggestioni culturali, che gli studi più recenti hanno contribuito a mettere in luce, toccando i rapporti di Lanzi con gli artisti contemporanei e il gusto neoclassico, con le altre storiografie coeve (per esempio il Tiraboschi per la storia letteraria) e con le vicende letterarie e politiche dei suoi giorni. Questo Millennio presenta due saggi introduttivi che ricostruiscono la figura intellettuale di Lanzi, la storia delle edizioni dell'opera e della sua ricezione nelle varie epoche, nonché un ampio commento, opportuni apparati critici e imponenti indici. Inoltre, trentadue tavole fuori testo danno conto del gusto estetico di Lanzi, offrendo una carrellata dei suoi artisti e quadri prediletti.