Pavel Dobrynin è una persona comune, molto modesta, che d'improvviso si ritrova a essere eletto Controllore del popolo a vita e a doversi occupare dell’intera Unione Sovietica. Il compito di supervisionare la lavorazione delle pelli lo porta in Siberia dove però si imbatte in una spedizione geologica assieme alla quale resta bloccato in un’area deserta e isolata.
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Solo il completamento di un ramo secondario della Transiberiana permette loro di ritrovare la civiltà. E la promessa di un ritorno alla normalità potrebbe avverarsi, se non fosse che in quel momento il Paese è invaso dalle armate del Terzo Reich... Dopo il tanto elogiato Il vero controllore del popolo, Kurkov continua a regalarci un variopinto affresco di miti, credenze, fatti fondanti e assurdità quotidiane della sua incredibile terra sovietica. Un romanzo avventuroso, toccante, estasiarne... un passo in avanti nel sequel che compone Geografia di uno sparo solitario e nella comprensione dell’anima russa.