Dalle pagine di economisti ed evoluzionisti, demografi e medici, psicologici e naturalisti, l'immagine della donna mantide e vampira ha invaso la cultura di massa, da Dracula alla fantascienza. Ha trionfato nelle pellicole hollywoodiane con Theda Bara e Louise Brooks, Greta Garbo e Marlene Dietrich. Ha lasciato tracce evidenti in scrittori di rango come Conrad, Faulkner e Hemingway.
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Indagando nella storia culturale del Novecento e nella psicologia collettiva, l'autore ricostruisce le diverse sfaccettature di questa visione della femminilità e del corrispondente culto del maschio, ne evidenzia gli stretti legami con le teorie misogine e razziste del nazismo, ne mette a nudo i presupposti e le devastanti conseguenze.