Sardegna Cinquecentine è il portale del Catalogo collettivo regionale delle edizioni del XVI secolo italiane e straniere della Regione Sardegna, arricchito da immagini, link ad altri opac, riferimenti a repertori, altri contenuti di approfondimento. Il catalogo è attualmente popolato dai record catalografici di 49 biblioteche, delle quali 32 afferenti al Polo regionale SBN della Sardegna e verrà costantemente implementato con i record di tutte le cinquecentine possedute dalle biblioteche del territorio regionale.
Sono al momento ricercabili quasi 10.000 cinquecentine per un totale di oltre 11.000 esemplari. Obiettivo primario del progetto è la possibilità di effettuare la ricerca su circa 65 biblioteche per un posseduto di oltre 11.000 cinquecentine. Si potrà inoltre disporre di un considerevole numero di immagini di frontespizi, illustrazioni particolarmente significative e, in qualche caso, dell’intera copia digitalizzata del documento.
Il progetto è la naturale ripresa e prosecuzione delle attività promosse dalla Regione Sardegna a partire dal 1978 con il progetto di Censimento, catalogazione e restauro del materiale bibliografico raro e di pregio confluito, dal 1981, nel progetto nazionale “Censimento e catalogazione del materiale librario antico, raro e di pregio” dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU) con la finalità di individuare e descrivere edizioni stampate tra il 1501 e il 1600 in Italia, in qualsiasi lingua, e all'estero in lingua italiana, possedute dalle biblioteche italiane. La Regione avviò uno specifico programma di “Censimento e catalogazione delle edizioni del XVI secolo” conservate presso le biblioteche del territorio regionale, ampliando l’indagine anche alle edizioni straniere. Nel progetto, dopo una preliminare analisi delle istituzioni locali e dei fondi antichi in esse conservati, furono coinvolte 66 biblioteche per un totale di 9.360 opere catalogate su oltre 11.000 volumi censiti. Una volta concluso il censimento, venne avviata la catalogazione, sulla base delle regole nel frattempo elaborate dall’ICCU. La scheda utilizzata dagli operatori regionali prevedeva, oltre alla rilevazione dei dati del censimento nazionale quali autore, titolo, note tipografiche, collazione, note dell’esemplare e impronta, anche altri elementi come: la lingua, il carattere tipografico, la presenza della marca tipografica e di iniziali incise, la legatura, lo stato di conservazione, le note di possesso e altre note manoscritte, i repertori bibliografici.