La ricerca storiografica ha ormai ricostruito le vicende del Partito d'Azione, e il dibattito degli ultimi anni ha sviluppato la dimensione più strettamente politica dell'azionismo.
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Ad accomunare gli azionisti è la convinzione che una democrazia compiuta, una "democrazia dei cittadini", ha bisogno di un maturo e diffuso senso civico, di un popolo cosciente della sua storia e della sua identità, di istituzioni capaci di far crescere partecipazione e responsabilità; di una politica aperta alla società, animata da una forte tensione etica e da un limpido conflitto tra idee e posizioni distinte.