Questo libro vuole essere una guida alle versioni cinematografiche dei testi di Shakespeare. I suoi personaggi e i suoi lavori drammatici sono conosciuti in tutto il mondo, grazie anche alla settima arte: fin dal periodo muto gli adattamenti sono stati fedeli o infedeli, diretti o indiretti.
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Non solo Amleto, ma altre figure del Bardo continuano ad affascinarci, perché l?autore ha saputo legare ciascuna di esse a una qualità particolare, un?essenza psicologica e un ?colore? umano che non mutano nel tempo, rendendole quindi classiche, indelebili. Il cinema, arte della sintesi, se n?è appropriato spesso e volentieri. Il libro parla dei maestri ? da Olivier, Welles, Kurosawa e Kozincev a Branagh, Zeffirelli, Nunn, Luhrmann e Taymor ? offrendo un panorama dei film più convincenti o memorabili. Le parafrasi o i ?tradimenti?, insieme alle letture tradizionali, formano un insuperato repertorio di soluzioni narrative e visive che, illustrando luci e ombre del teatro e del cinema, riescono a comporre la scissione fra palcoscenico e schermo.
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