La vicenda, che inizia e si conclude nel corso di un’estate, si snoda fra la spiaggia e la scogliera su cui si affaccia un piccolo villaggio di mare.
[...] Rosa racconta della sua amicizia con Giorgio e di quella fra la madre e la signora Meli; dei meravigliosi Vivi e Franz: belli come dei, liberi, nudi, spogliati dalle ipocrisie, incuranti della gente, dei pettegolezzi, immersi in una natura ancora incontaminata. Simbolo di quella condizione di innocenza, tipica dell’infanzia, che siamo destinati a perdere per sempre.