L'autismo infantile è stato a lungo considerato, specie dalla letteratura internazionale, un disturbo dello sviluppo ovvero un disturbo causato da una o più alterazioni congenite dello sviluppo del cervello.
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Il testo, basato sull'esperienza clinica dell'autore nonché su una vasta serie di esempi, parte invece dal concetto di autismo come realtà composita, dovuta sia a fattori neurologici congeniti sia a disturbi affettivi a esordio precoce, aprendo di fatto inedite prospettive sui versanti della cura e della riabilitazione. Le stesse indicazioni farmacologiche, dietetiche, relazionali e pedagogiche si trovano ad essere soggette a variazioni a seconda della categoria comportamentale, dell'età e della situazione sociale del paziente.