L'opera raccoglie tutta l'opera di Babel'. Moltissimi i racconti da quelli dell'"Armata a cavallo" a quelli del ciclo di Odessa ad altri mai tradotti in italiano; inoltre la produzione pubblicistica (Babel' scrisse per numerosi giornali sovietici, soprattutto corrispondenze), le due opere teatrali ("Tramonto" e "Maria") e le sceneggiature.
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Introdotto da un saggio della slavista e scrittrice Serena Vitale, curato da Adriano Dell'Asta, tutto tradotto da Gianlorenzo Paciri, l'opera costituisce un'occasione di scoperta di questo autore: le sue storie infatti, scritte in uno stile ricco di echi, di sottigliezze sonore, di accensioni liriche, sono dense miniature in cui il dato reale, talora tragico talora vivacissimo, sfuma in toni favolistici. Al centro dell'attenzione dello scrittore è sempre la scoperta dell'elemento umano nel complesso ingranaggio della storia.