“È avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire.” In otto, densi capitoli Primo Levi torna sull’esperienza dei Lager nazisti per leggerla non come un fatto conchiuso, un incidente della Storia, ma come una vicenda esemplare attraverso cui è possibile capire fin dove può giungere l’uomo nel ruolo del carnefice e in quello della vittima.
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Opera altissima sulla natura del male e sulla natura dell’uomo, I sommersi e i salvati rappresenta un contributo importante alla fondazione di una nuova, vigile coscienza critica.