Dal 23 Dicembre al 4 Gennaio la Biblioteca rimarrà aperta al pubblico solo la mattina dalle ore 09:00 alle ore 13:00. Nel periodo natalizio la Biblioteca offre ai suoi piccoli e curiosi lettori 5 laboratori gratuiti di lettura e animazione. Per informazioni chiedete il programma alla mail: bibliotecamanifattura@agora.coop
Nella seconda metà del Seicento, un solitario mercante di stoffe olandese, Anton van Leeuwenhoek, e un poliedrico quanto eterodosso scienziato inglese, Robert Hooke, guardando nei loro microscopi fecero una scoperta rivoluzionaria. Ossia che gli organismi viventi complessi sono aggregati di minuscole unità biologiche indipendenti e autoregolate.
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Un concetto radicale che modificò per sempre biologia e medicina. Il canto della cellula, dell'oncologo e ricercatore Siddhartha Mukherjee, è la storia di questa scoperta. Ma non solo. È un racconto scientifico ed epico al tempo stesso che arriva fino ai giorni nostri. Perché la rivoluzione della biologia cellulare è tuttora in corso e rappresenta uno dei progressi più significativi nel mondo della scienza. Attingendo ad articoli e testimonianze, colloqui con medici, biologi e pazienti, esperienze di laboratorio e fonti storiche, Mukherjee descrive l'anatomia, la fisiologia, il comportamento delle cellule, le loro interazioni, il modo in cui esse si aggregano, cooperano, creano tessuti, apparati e organi. E spiega cosa succede quando l'alterazione di questi «mattoni della vita» dà luogo a malattie gravi e potenzialmente letali. La nostra comprensione delle patologie cellulari ha inaugurato l'era della manipolazione terapeutica delle cellule, che ha reso possibili gli antibiotici e le trasfusioni di sangue, la fecondazione in vitro e i trapianti di midollo osseo, l'immunoterapia nella lotta contro il cancro e l'infusione di cellule staminali modificate nella cura del diabete. Ma oggi il futuro appare pieno di incognite: grazie alla selezione e all'editing genetici, la creazione di «nuovi esseri umani» rigenerati mediante l'ingegneria è tutt'altro che una remota possibilità, e il confine tra naturale e artificiale si fa sempre più incerto. Con rigore scientifico, un'empatia rara e una straordinaria capacità divulgativa, Mukherjee consegna al lettore un'erudita incursione nella storia della medicina e al contempo uno sguardo illuminante sul prossimo futuro.