Si potrebbe dire che la testimonianza e l'insegnamento cristiani si snodano nei secoli come una narrazione, a partire dal racconto fondatore, quello della vita, morte e risurrezione di Gesù di Nazaret.
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La riscoperta di una teologia che prende le mosse da qui, accogliente, disponibile alla parresia, produttrice di speranza, ha reso più agevole la ripresa di un incontro con l'ebraismo, che si è sempre autocompreso più con la narrazione che con la riflessione dogmatica. Nel tempo del pluralismo religioso e del mosaico della fede in un paese, come il nostro, che fatica ad accettare questo scenario, la ricerca di occasioni di incontro e di dialogo passa anche attraverso un lavoro sulla nostra identità narrativa. Perché dialogare non significa necessariamente risolvere un problema: invece di argomentare o dimostrare, si può anche raccontare o ascoltare la storia di un altro. Come avviene con la figura di Odoardo Focherini, che qui serve per radunare varie voci: ne emerge un personaggio straordinario, che ha pagato con la vita il proprio impegno a favore degli ebrei durante la Shoah. Le sue scelte vengono qui rivalutate in senso totalmente nuovo con un'apertura ecumenica e interreligiosa. Prefazione di Gildo Manicardi.