Nella remota bellezza della Sardegna, tra cime aguzze e spiagge incontaminate, si cela una storia dimenticata: quella dei coloni che, spinti da ideali di grandezza e dalle promesse del regime fascista, si sono avventurati nell'isola per costruire un futuro migliore.
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"L'ultima città del Duce" racconta le esperienze di questi pionieri, tra cui oltre quaranta famiglie ferraresi, che negli anni Trenta sbarcarono per rendere quei terreni fertili e vivibili, svelando le loro speranze e delusioni, le lotte quotidiane e i legami indissolubili nati tra le terre aride e il mare. Dalla costruzione di Carloforte ai primi impianti minerari, dall'epica favola della triste Carbonia – la città del carbone, bella e mostruosa – fino ad arrivare a Fertilia, che doveva rappresentare l'utopia della bellezza razionalista, l'ultima città di Mussolini, l'autore ricostruisce un mosaico di vita e resistenza attraverso una narrazione ricca di emozioni, di testimonianze dirette, aneddoti e immagini d'epoca. Un'opera che invita a riflettere sull'importanza della memoria, delle radici, della continua ricerca di identità e di appartenenza, in un mondo in costante cambiamento.