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Poema del cante jondo seguito da Architettura del cante jondo
Abstract
Il cante jondo (letteralmente: canto profondo) è uno stile vocale del flamenco, tipico della regione dell’Andalusia e dalla forte matrice gitana.
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Nella riscoperta della tradizione poetica e folklorica nazionale, che fu una delle basi della ricerca della grande generazione della poesia spagnola del ’27 (a cui Federico Garcia Lorca apparteneva insieme a Pedro Salinas, Rafael Alberti, Luis Cernuda, Vi-cente Aleixandre...), il cante jondo assunse un’importanza del tutto particolare: basti pensare che nel 1922 il compositore, e grande amico di Lorca, Manuel De Falla presiedette a Granada all’organizzazione del Concurso de Cante Jondo, cui seguì un’imponente manifestazione tra musica, danza e poesia che si tenne presso la Alhambra. Tra le opere meno frequentate di Federico Garcia Lorca c’è il Poema del cante jondo, uno straordinario ciclo di poesie che fu ultimato un anno prima di quel Concurso, e che qui presentiamo completo nella traduzione di Valerio Nardoni. Queste poesie vennero pubblicate solo dieci anni dopo la loro stesura, nel 1931, che è anche l’anno in cui il poeta tenne una memorabile conferenza sullo stesso tema, qui presentata in appendice alle poesie, seguita dall’attento ed esauriente studio del suo traduttore, Enrico Di Pastena.
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CAGLIARI_Biblioteca Dante Alighieri/Scienze umane
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Documento in prestito. Rientro previsto 18/08/2025 , escluso dal prestito interbibliotecario
Collocazione
DIDATTICA SPAGNOLO GARCIA LORCA
Note
1 v. (A.A. 2024/2025)