Rodolfo Graziani, maresciallo d'Italia, è stato insieme a Pietro Badoglio il più noto e discusso comandante militare del periodo fascista. Con questa biografia Romano Canosa intende dare un giudizio complessivo sul maresciallo e sulla sua personalità.
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Personalità complessa, dai tratti eccessivi ed egocentrici, Graziani fu a suo agio soprattutto nel "mestiere delle armi": in Libia nel 1922 riconquistò la colonia, minacciata dalla resistenza araba; in Etiopia nel 1935 aprì il cosiddetto fronte Sud, occupando il paese a partire dalla Somalia e ricorrendo come sempre ai bombardamenti indiscriminati; nominato viceré d'Etiopia, non seppe pacificare i suoi sudditi se non con la violenza.