"Non sono un giornalista, sono un giornalaio io!" Se pensiamo alla vita privata e professionale di Gianfranco Funari, questa sua frase è molto più che uno slogan d'effetto. È una verità innegabile e scomoda, una verità in nome della quale ha lottato con tutto il cuore, fino all'ultimo respiro.
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Dagli esordi come cabarettista alla prima volta in tv, dall'invenzione della televisione "gridata" ai grandi successi di pubblico che lo accompagneranno lungo tutta la carriera, Gianfranco Funari ha tenuto fede a un solo padrone: se stesso. In questo libro inaspettato, il giornalaio più amato d'Italia ha raccolto da un letto d'ospedale la storia della sua vita e le sue più intime confessioni. Una panoramica impietosa dietro le quinte del potere politico e televisivo, ma anche un viaggio indietro nel tempo, un ritorno ai ricordi di quella Roma che ha amato e dalla quale è fuggito. Ragazzetto di strada, pugile improvvisato, rappresentante d'acqua minerale, croupier per un gangster di Bangkok e molto altro: una lunga strada fatta di mestieri di ogni tipo e di incontri fuori dal comune che ha portato Gianfranco Funari a diventare uno dei volti più amati e contestati della televisione italiana. Una carriera senza precedenti, raccontata come solo lui sapeva fare: senza peli sulla lingua e con tanta voglia di verità. "Il potere in mutande" non è una semplice autobiografia, ma l'ultimo irriverente saluto di Gianfranco Funari a quel grande pubblico che gli è sempre stato fedele e che oggi ne sente la mancanza.