Questa raccolta di 50 strofe è ritenuta, fin dai tempi antichi, uno dei capolavori della lirica d'amore indiana. Sono poesie anonime, ma la leggenda le attribuisce a Bilhana, un poeta di corte nato nel Kasmir del quale abbiamo scarse informazioni biografiche, ma di cui ci restano un poema e una commedia con le quali le Stanze presentano notevoli affinità tematiche e stilistiche.
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Chi canta la donna amata sta per morire: è un letterato che il re ha condannato a morte scoprendo i suoi amori con la figlia, affidatagli per l'istruzione. Prima che la sentenza sia eseguita egli chiede una grazia, la dilazione del breve tempo della poesia, e improvvisa 50 strofe in cui rivive il ricordo delle gioie passate. Il re commosso concederà poi la grazia.