"Eppure non si può non essere iconoclasti. Specialmente se si è della razza che farebbe cinema anche con gli specchietti retrovisori, o anche senza specchietti, semplicemente viaggiando in moto o attraverso la città." (Dall'introduzione).
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Pubblicato per la prima volta nel 1995, e da allora ristampato in numerose edizioni, il volume, presentato in edizione tascabile, raccoglie articoli, scritti, riflessioni, digressioni e brani di pensiero del più attento e acuto fra i critici cinematografici, l'unico capace di trattare "le parole come persone".
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