"Era la metà di agosto e Myers era sospeso a metà tra una vita e l'altra". Comincia cosi "Legna da ardere", la storia di un uomo che, sobrio da ventotto giorni e in fuga da un matrimonio fallito, decide di andare a vivere in una camera in affitto a casa di due sconosciuti.
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Myers, si intuisce, è anche uno scrittore, uno di quelli che non riescono più a scrivere. Il nuovo inquilino si aggira per le stanze di Sol e Bonnie, i padroni di casa, silenzioso e tormentato come un fantasma. Fino a che, un giorno, non avviene qualcosa: un gesto minimo e l'improvvisa, dolorosa presa di coscienza di fare finalmente la cosa giusta nel modo giusto. Una conquista. E il racconto che apre il volume, questo, e, fin dalle prime pagine, conferma al lettore di essere a casa. "Se hai bisogno, chiama" raccoglie tanto i racconti postumi, quelli su cui Carver stava lavorando poco prima di morire, quanto quelli giovanili, pubblicati su piccole riviste all'inizio degli anni Sessanta e a volte addirittura sotto pseudonimo.