Da autentico corsaro della critica musicale Massimo Del Papa compone, con Ti vivrò accanto, un patchwork ribollente e abrasivo in grado di staccare dallo stampo delle parole i contorni e i colori di un artista prezioso, unico, difficilmente definibile, per quella sua capacità camaleontica di cambiar pelle e anima.
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Si arriva così alla fine di un viaggio pieno di avventure e canzoni indimenticabili per trovare Renato Zero, tratteggiato qui in tutta la sua selvaggia ribellione, fra abissi e cime, stelle e inferni personali che rappresentano la cifra più vera e fulgida per mantenere intatto il proprio credo d'artista: non tradire se stesso. Il libro offre un panorama ricco e completo sull'opera di Renato Zero: l'affettuosa ricostruzione degli esordi sulle assi del palcoscenico del Piper romano, il primo strabiliante, esagerato successo con dischi come Zerotobia, Zerolan-dia, EroZero, per fotografarlo, scarico e svuotato, agli inizi degli anni Ottanta dopo gli ultimi fuochi di Artide e Antartide e vederlo finire dritto nel baratro dell'indifferenza, tradito da un pubblico che aveva condiviso il sabba a base di lustrini, tutine attillate e canzoni manifesto (Madame, Mi vendo, II triangolo e II carrozzone). E poi, dopo il deserto, la rinascita, sdoganata attraverso la ricreazione di un personaggio che sposa l'opposto del 'gemello malvagio' del debutto, ora invece tutto introspezione, sermoni e crisi mistiche. Sciamanico, rigenerato, Zero risorgerà negli anni Novanta inanellando un'incredibile e rinnovata serie di successi da mettere in bacheca. Un titolo per tutti: I migliori anni della nostra vita. Massimo Del Papa racconta allora una storia che scavalca le contingenze e compone un affresco ammantato di arte e realtà sociale, costume e melodie, una rotta musicale spregiudicata e lucida che traccia con bussola e sestante le adulterate geometrie dell'affascinante oceano musicale di Renato Zero.