1 maggio: Festa dei lavoratori
Archivio Storico
In occasione del 1° maggio, giorno dedicato anche alla festa dei lavoratori, andiamo a ripescare alcuni documenti d'archivio dei primi del secolo scorso, per vedere come se la passavano a quei tempi...
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Vi mostriamo le denunce di esercizio risalenti agli anni 1910-1914: questi documenti andavano presentati in Prefettura dai datori di lavoro che impiegavano le donne e i
"fanciulli".
Proprio questo dettaglio non può che attirare la nostra attenzione, dato che talvolta venivano impiegati i ragazzini di età compresa tra i 12 e i 15 anni.
Altro particolare tristemente evidente è che non venivano fatte differenze di orario tra loro e i colleghi più "anziani": è il caso di una fabbrica di laterizi, che impiegava 10 minori e 6 adulti, con una identica distribuzione oraria in tre turni, 6-9, 10-13 e 15-20; spostandoci invece in una fabbrica di stoviglie, sita nella strada delle saline, i turni per minori e adulti erano 7-12 e 14-18.
Andava decisamente meglio nella fabbrica di sigari, meglio nota come Manifattura Tabacchi, che faceva lavorare donne e uomini solo sopra i 15 anni d'età e con un turno lavorativo dalle 8 alle 16, "compresa 1/2 ora per la refezione e 1/2 ora per pulizia".
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Per finire rievochiamo i fatti del 1906, ossia lo sciopero avvenuto a Cagliari, in concomitanza con le manifestazioni a livello nazionale: i lavoratori cagliaritani, tra cui le sigaraie, protestarono sull'onda di un malcontento fortissimo legato alle condizioni di miseria in cui molti di loro si trovavano, a causa del carovita. La folla dei manifestanti andò ingrossandosi, gli animi si scaldarono e ne nacquero scontri con le forze armate.
Il sindaco Bacaredda, investito dalle polemiche per questi fatti ma anche per i soldi investiti, a dir di molti, senza tener conto delle esigenze dei lavoratori, fu costretto alle dimissioni.