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22
novembre
Cagliari e i bombardamenti del 1943: “lo Sfollamento”
Dal 17 febbraio al 31 marzo Cagliari venne colpita da quattro incursioni aeree...
Cagliari: i bombardamenti del 1943, “lo sfollamento”
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Dal 17 febbraio al 31 marzo Cagliari venne colpita da quattro incursioni aeree che provocarono quasi mille morti e << [...] distrutto l’antica città fin dalle fondamenta, aprendo voragini nelle strade, sventrando le case, danneggiando irreparabilmente le strutture ferroviarie e portuali, riducendo ad un cumulo di macerie edifici di rappresentanza e chiese con il loro tesori d’arte.>>
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Incalzata di giorno e di notte dal suono delle sirene che precedevano l’arrivo dei velivoli angloamericani, era diventata una trappola mortale da cui sfuggire.
A differenza dei secoli passati, quando imperversavano le epidemie e a fuggire erano i ceti abbienti, dopo i bombardamenti l’esodo coinvolgeva tutti gli strati sociali. Lo “sfollamento”, cominciato la sera del 26 febbraio, avvenne nel caos più totale: chi non aveva parenti o amici nei paesi del Campidano o stabilito accordi con famiglie disponibili all’ospitalità in centri lontani dalla furia della guerra, partiva senza meta con qualsiasi mezzo possibile portando con se pochi effetti personali e le masserizie che era possibile trasportare. Veniva dato l’assalto ad ogni mezzo di trasporto, a cominciare dai treni in partenza dalla zona di san Paolo perché la stazione centrale era stata distrutta il 28 febbraio.
Secondo le stime della Prefettura, tra febbraio e marzo e a seguito dell’ordinanza militare che disponeva l’evacuazione, lasciarono la città, con i mezzi più vari, circa 80000 abitanti, il 90% della popolazione.
Il violentissimo bombardamento del 13 maggio, mirato al totale azzeramento della città, paradossalmente non fece molte vittime perché Cagliari era ormai quasi deserta. Infatti era stato completato lo “sfollamento” degli uffici della pubblica amministrazione, delle scuole, della curia etc.
Di coloro che rimasero in città, un censimento della Prefettura parla di circa 8800 persone, la stragrande maggioranza erano operai di imprese addetti alla costruzione di rifugi, opere militari e sgombero di macerie o addetti ad altri servizi che non potevano essere interrotti: centrali elettriche, stabilimenti industriali etc.
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Cagliari è stata una delle città italiane più martoriate e devastate dai bombardamenti tanto da avere avuto l’assegnazione della medaglia d’Oro al Valore Militare. L’onorificenza le venne conferita, il 12 maggio del 1950, dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. 🎖️
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Per maggiori dettagli, vi invitiamo alla lettura dell’articolo, a firma Eugenia Tognotti “Esodo in massa” pubblicato nell’Almanacco di Cagliari del 1994