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Le Carte reali
Archivio Storico - 13 gennaio - 28 febbraio, h. 10:30

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La volta scorsa ci siamo occupati delle tasse, stavolta invece parliamo di stranieri: nei secoli passati il forestiero era spesso visto con sospetto e chi può dire che oggi le cose siano cambiate totalmente?
Quando la nostra Città era soggetta alla Corona d'Aragona, era così forte il timore che gli stranieri penetrassero in città, o meglio nel Castello, dove si concentrava il potere amministrativo e religioso, da indurre i sovrani ad emanare ripetutamente disposizioni per regolare questo tema.
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Era riservato agli occupanti Catalani, Aragonesi, Maiorchini e Valenzani il privilegio di acquistare case o dimorare nel Castello; tantomeno gli stranieri potevano entrarvi con armi.
Lo stesso discorso valeva ad esempio per i domestici stranieri, che non potevano dimorare nel Castello o nell'appendice della Marina, ad eccezione dei prigionieri catturati.
Tra i tanti documenti sull'argomento, almeno sino al 1441, emerge anche una triste verità: nemmeno i Sardi potevano dimorare nel Castello, equiparati in tutto a "pericolosi" forestieri.